domenica 12 luglio 2015

Recensione | Il principe della nebbia

Buon pomeriggio, lettori! ♥
Io sono alle prese con una brutta tosse e sto cercando in tutti i modi (bevendo tanto, miele e vitamina c) per contrastarla prima che parta! Per quanto riguarda le letture, ho cominciato Half Bad e per il momento mi piace! Oggi vi lascio la recensione di questo libro che ho adorato! Sarà anche rivolto ad un pubblico più giovane ma, come ha detto Zafòn nella sua nota "mi piace credere che il racconto trascenda qualsiasi limite di età", penso che sia adatto davvero sia a giovani sia adulti!

→ Il principe della nebbia (Niebla #1)
→ Carlos Ruiz Zafòn
→ Mondadori
→ 202 pagine
→ 13,00 €
→ Ottobre 2012
Goodreads

1943: il vento della guerra soffia impetuoso quando il padre di Max Carver decide di trasferire la famiglia sulla costa spagnola. Il luogo sembra protetto e tranquillo ma, appena arrivati, cominciano a succedere strani fenomeni: Max scopre un giardino disseminato di statue orribili, la sorella Alicia inizia a fare sogni inquietanti, compare una scatola piena di vecchi film che sembrano aprire una finestra sul passato, mentre l'orologio della stazione va all'indietro. E ci sono le voci, sempre più sinistre, che riguardano i precedenti proprietari della villa, e i racconti che accompagnano la misteriosa scomparsa del loro unico figlio. Quando un incidente colpisce la sua famiglia, Max è costretto, suo malgrado, a improvvisarsi detective. Assieme ad Alicia e al nuovo amico Roland, nipote dell'anziano custode del faro, inizia a indagare sull'oscuro naufragio di una nave che giace sui fondali della baia custodendo molti segreti...


Ancora una volta Zafòn si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative e, ancora una volta, mi ha rovinato il mio bel lieto fine. Il principe della nebbia me l'ha prestato Lizzie e subito mi sono fiondata nella lettura. La storia mi ha preso fin da subito, quando Max entra nel giardino di statue della casa sulla spiaggia (se volete leggere il pezzo cliccate qui) e, inutile dire che, appena vista la statua del pagliaccio ho pensato "pagliacci?! Perché?!" poiché già ho un'insolita paura per questi esseri poi, dopo It e questo, il mio cervello va in pappa. Lasciamo stare i clawn e parliamo del libro. Devo dire che mi è piaciuto davvero molto sia per lo stile di Zafòn sia per i personaggi, che sono riusciti subito ad entrarmi dentro e a farmeli amare immediatamente.
Aveva la rara capacità di insinuarsi nelle persone come quelle schegge che, più cerchi di estrarle, più a fondo si infilano nella carne.
La storia parla di un principe ma non quello azzurro che arriva su un cavallo bianco. No, qui si parla
di un principe spietato, di una mago, di un uomo che pur di ottenere ciò che gli hanno promesso fa di tutto e che non può essere sconfitto. È come il diavolo in persona. La storia si incentra proprio su uno dei suoi patti fatto con il precedente proprietario della casa sulla spiaggia. La stessa casa che verrà poi abitata da Max e la sua famiglia. All'inizio sembra che vada tutto normale e che quella è solo una casa un po' polverosa con qualche videocassetta; tuttavia, passano pochi giorni e la sorellina più piccola di Max. Irina, si fa male cadendo dalle scale inseguita da non si sa cosa. Dopo questo, Max, la sorella Alicia e l'amico Roland si mettono alla ricerca dei segreti che aleggiano intorno a quella casa, andandosi a infilare in guai ancora più grossi con qualcosa che non possono né capire né affrontare.
"Vada all'inferno" disse, trattenendo la rabbia. Le gocce di saliva evaporarono come se fossero cadute su una griglia di metallo ardente. "Bambina cara, è da lì che vengo"
I tre personaggi principali. Max, Alicia e Roland li ho subito adorati. Li sentivo come se li conoscessi da tempo e il loro rapporto d'amicizia mi ha subito colpito. Forse sarà proprio questo quello che mi colpisce di più delle storie di Zafòn: come i personaggi riescano ad incatenarsi tutti con una specie di filo e a combaciare perfettamente. Ci sono state alcune scene che mi hanno messo davvero molta ansia e c'è la prova nei messaggi che mandavo all'una di notte a Lizzie (che dormiva, ignara di tutto ahah)! La storia l'ho trovata molto originale anche se avrei preferito un finale diverso: non per il lieto fine ma perché si poteva cambiare in qualche modo senza distruggere la storia. 
Anche la figura del principe della nebbia mi è piaciuta e l'ho trovata molto ben fatta. Ovviamente, come ho detto prima, lo stile mi è piaciuto e non mi ha annoiato mai. Dopo questo secondo libro sono ancora più sicura di leggere altri libri di Zafòn!
Quando pioveva forte, il tempo si fermava. Era come una tregua in cui si poteva smettere di fare qualsiasi cosa e contemplare semplicemente da una finestra lo spettacolo di quell’infinito velo di lacrime del cielo, per ore e ore.



2 commenti:

  1. Complimenti per la recensione! :) Io penso di aver definitivamente chiuso con questo autore perché, sebbene adori il suo stile, le sue storie proprio non fanno per me. Ci ho provato e ne ho letti diversi, ma, a parte L'ombra del vento, non fanno proprio per me, i suoi libri. Ma la tua recensione mi ha quasi fatto cambiare idea :)

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  2. Che bella recensione, Vale :) Mi vergogno a dirlo, ma non ho mai letto nulla di Zafon.. però ho in lista L'ombra del vento prima di ogni altro, perché me lo hanno consigliato praticamente TUTTI. Quindi quello sarà il mio primo libro di questo autore, però mi ispira anche Marina, e ora inserisco in wishlist anche Il principe della nebbia!
    p.s.: rimettiti.. la tosse in estate è tremenda :(
    p.p.s: ti ho taggata qui, se ti va di passare :)

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